Lamborghini Miura SVR 1970 Red - Black 1:18

Lamborghini Miura SVR 1970 Red - Black 1:18 (Kyosho 8319RBK)

Quando Lamborghini presentò una GT con un motore montato centralmente al salone automobilistico di Ginevra del 1966, il costruttore balzò davanti alla sua rivale, la Ferrari,

così come la maggior parte degli altri costruttori di auto da corsa dell'epoca.

La Miura era rivoluzionaria quanto era sorprendente da guardare. 

L'auto ha un giovane designer italiano, Marcello Gandini, all'epoca responsabile del design di Bertone, per ringraziare per il suo design. 

Questo colpo di genio, associato a un eccezionale motore V12 ha reso la Miura un dio tra le auto.

La versione definitiva della Miura, la SV acronimo di SuperVeloce arrivò nel marzo del 1971.

La potenza aumentò ancora fino a 385 hp (287 kW).

La parte posteriore della carrozzeria fu allargata per consentire l'installazione di pneumatici più larghi e i fari anteriori persero le caratteristiche ciglia.

La produzione della SV fu di 150 esemplari.

L'ultima Miura costruita, una SV nera consegnata a Luigi Innocenti figlio dell'inventore della Lambretta e destinata al figlio Gianfranco, all'epoca ventenne, lasciò la catena di

montaggio il 15 gennaio 1973.

Questa Miura beneficiava di un V12 potenziato su richiesta e di altri optional particolari come il bocchettone del serbatoio cromato a vista e le cornici cromate, modifiche che

i  più facoltosi esigevano e che l'azienda si occupava di soddisfare.

In totale vennero prodotti 763 esemplari di Miura.

La Lamborghini Miura SVR è la versione da corsa della già rara Miura Jota.

Costruita in 763 esemplari fra il 1966 e il 1972, la Lamborghini Miura è l’auto simbolo della casa di Sant’Agata.

Sono in molti infatti a considerarla la "madre" di tutte le moderne supercar, complice l'abitacolo a due posti secchi e il motore V12 in posizione centrale, soluzioni tecniche riprese negli anni da tutte le supersportive.

Fu sostituita dalla Countach solo nel 1974.